Ascoli è una città di meda grandezza con un bellissimo centro storico quasi intatto e, questo è l’importante, vivo. Gia durante il giorno c’è un viavai di gente (non mancano, purtroppo, neanche le macchine) per le strade, sulle piazze, nei negozi ben arredati, ai diversi mercati. E se, tra le sette e le otto e mezzo di sera, ti trovi in Piazza del Popolo, c’è quel famoso “incontro – cammino” (di cui ho dimenticato il nome particolare). Ma sono sono soprattutto gli abitanti e solo pochi turisti, che popolano le vie; questo forse un punto di discussione al comune, perchè turisti uguale denaro, e chi non ne vuole. Però mi hanno detto, che Ascoli sia ricca, e questa è anche la mia impressione, colta e pulita com’è. Il turismo è sempre un’arma a doppio taglio, e se gli Ascolani non vogliono il turismo di massa, hanno la mia piena approvazione. Ma, ovviamente qualche ospite lo vogliono, e vogliono anche fargli vedere le bellezze della città, con la visita guidata notturna oppure col “Girobus dell’Arte” che ti porta a dei bei posti nei dintorni più vicini. Peccato solo che tutte queste azioni fossero già finite nella seconda metà di settembre quando quest’anno sono tornata ad Ascoli per la quarta volta portando un gruppetto di studenti della lingua italiana all’Accademia. Anche nei loro confronti la gente era gentile, aperta, sempre disposta ad aiutarli se per esempio dovevano fare esercizi linguistici “fuori classe”, cioè interviste e la caccia al tesoro…
Dr. Karin Kowalzig Lehrerin Kiel (D)